e sono ancora qua...

eh già…
parole prese a prestito dal grande vasco, il komandante.
vorrei chiudere un capitolo della mia vita dove la corsa è stata un'attività che mi ha dato piu dolori che gioie. nulla è cambiato dal punto di vista delle articolazioni (non ho più cartilagine nelle ginocchia… la cosa fa un pò a cazzotti con la pratica del running…) ma sto cercando di tornare, pian pianino, a fare almeno quel pò che mi riesce.
oggi, dopo una vita, sono addirittura riuscito a fare un allenamento su strada!!! attenzione, niente di stratosferico, 5,79km, ma esserci riuscito senza troppi patemi d'animo, mi ha messo il buon umore.
ci leggiamo presto 👍🏻

e siamo di nuovo in rosso

non come la famosa signora del film. siamo in rosso per le misure anticovid. oramai ragioniamo così: rossi, gialli, arancio e i più fortunati bianchi.
bianchi.
ma mica ci sarà sotto una sottilissima vena razzista che colgo solo ora? no, perchè…

ciao principessa.

oggi hai attreversato il ponte.
ci hai lasciato un vuoto enorme, in casa, negli occhi e nelle attività della giornata.
il nostro è stato un risveglio tristissimo. vederti non più in vita e in una posizione che faceva onore al tuo carattere, ci ha lasciato sgomenti.
sei andata a fare compagnia a tutti i nostri amici pelosi, che tanti già conosci. e allora salutameli tutti. dì loro che non li ho dimenticati, nessuno, e come per te, a tutti loro ho riservato un posto nel mio cuore.
ciao valentina, sei stata una grande amica. una delle più grandi.

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un anno

un anno.
passa dopo 365 giorni, quasi sempre, a volte ce ne vogliono 366.
bastano 365 giorni per rifesteggiare un compleanno.
i primi 365 giorni, quelli che portano al primo compleanno, però sono speciali.
un neonato all'inizio sa solo respirare, oltre al naturale istinto a mangiare.
e mangia oggi, mangia domani, dopo 365 giorni ti ritrovi con un pischello/a che cammina (chi più chi meno..), inizia a farfugliare alcune parole (in genere "mamma" e/o "papà", ma anche "gnam gnam" oppure "purcit"). insomma ti ritrovi con un esserino che ti ballonzola per casa e che riempie tutta la giornata e a volete anche la nottata.
sono passati 365 giorni da quella corsa in ospedale (come in un gran premio…) e il risultato sei tu.
auguroni leo.
falli anche ai tuoi "mamma" e "papà".

ma quanto tempo...

… è passato dal mio ultimo post. il sito tapascio ha rischiato seriamente di chiudere. troppi infortuni, troppe rinunce e soprattutto la difficoltà a ricominciare, mi avvicinavano sempre più al chiodo piantato nel muro, dove avrei dovuto appendere le mie scarpe, tra l'altro appena acquistate.
è stato difficile convincere la mente che forse, pregando, c'era qualche possibilità di rimettere un cronometro al polso e poi mettere un passo davanti all'altro. da dicembre 2020, ho ricominciato a fare qualche passo di corsa. pochi all'inizio, uno-due al massimo, poi piano piano, facendo attenzione a dare tono ai muscoli delle gambe in modo che potessero supplire alle deficienze delle ginocchia, i chilometri sono diventati tre-quattro-cinque-sei. per riprendere mi sono affidato al tapis roulant, meno traumi dovuti alle superfici dure e annullato il problema delle discese che tanto incidono sulle articolazioni. ho rimesso in moto il motore, quindi, facendo attenzione alle mie sospensioni un pò traballanti e alla carrozzeria oramai arruginita. la centralina però si è riavviata. il mio cervello ora ha deciso che ce la posso fare e quindi sono fiducioso. non sarò certo quello di un decennio fa, ma il mio motto posso ancora declinarlo. ovviamente pregando…

"mai un campione ma per sempre un corridore"