Cosa resta di una persona. Del suo corpo, della sua testa, della sua dignità, quando questa viene colta da malattia grave.
Rimane quello che le persone intorno ad essa hanno di più a cuore.
Ci sono malattie che, quando arrivano, non colpiscono solo lo sfortunato soggetto, ma colpiscono tutta la sua famiglia. O quasi. Più o meno di colpo, viene sovvertito l'ordine delle cose. Le priorità diventano altre e si inizia a combattere una battaglia irta di ostacoli.
E mentre il malato si trasforma, chi gli sta accanto è investito di una grande responsabilità: far sì che il suo corpo, la testa non più pensante e soprattutto dignità di essere umano, non vengano meno. Deve, nella speranza che ne abbia i mezzi, fare in modo che il "transito" della malattia nel corpo del congiunto, non ne distruggano la storia personale.
Mia madre, nostra madre, era quella che si definisce "una persona di cuore". Era sicuramente generosa e cercava di fare del bene. Non era solo questo, ma era soprattutto questo.
E allora chiedo anch'io il perdono per i tuoi peccati e adesso riposa in pace. Se puoi, chiedi anche tu da lassù, perdono per i nostri peccati.